Agiografia e potere in età carolingia

Auteur: 
I, Deug-Su
Dans: 
Giovanni Scoto nel suo tempo: l'organizzazione del sapere in età carolingia. Atti del XXIV Convegno storico internazionale. Todi 11-14 ottobre 1987
Maison d’édition: 
Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo (CISAM)
Lieu d’édition: 
Spoleto (Perugia)
Année: 
1989
Pages: 
27-80
Notes: 
Accademia tudertina. Centro di studi sulla spiritualità medievale. Atti dei convegni 1
Résumé: 

Il contributo è uno studio sull'agiografia tardo-carolingia volto al fine di mettere in luce il modello di santità e l'influenza che su di esso esercitarono le complesse vicende politico-ecclesiastiche dell'epoca. In particolare l'A. sottolinea come la situazione di corruzione dei costumi della cristianità contemporanea, concordemente lamentata da tutti gli agiografi, fece propendere per una raffigurazione specifica ed estremamente concreta della santità, che trova riscontro nel crescente culto per le reliquie. Il santo viene presentato nella sua interazione con il potere politico sia nel senso di una reciproca collaborazione sia in quello del santo censore dei peccati del sovrano. Il modello di santità che ne deriva è inoltre definito in stretta connessione con le nozioni di fidelitasrectitudo e iustitia, il cui valore ideologico collegato alla complessa questione dei rapporti tra potere ecclesiastico e politico, è evidente e diretto. Tra i molti testi considerati si ricordano: la Translatio Hucberti di Giona d'Orléans, la Vita Rabani Mauri di Rodolfo, la Vita Wigberti di Lupo di Ferrières, la Vita Walae, la Vita Adalhardi e la Passio Rufini et Valerii di Pascasio Radberto, la Vita Remigii di Incmaro la Vita Eigilis di Candido di Fulda la Vita Sturmi di Eigilo, la Vita Hludowici di Tegano, la Passio Dionysii di Ilduino, la Vita Otmari di Walafrido, la Vita Anskarii di Rimberto, la Vita Liudgeri di Altfrido. (www.mirabileweb.it)