Miracolo del calzare d'argento, mancata esecuzione del menestrello

L'opera, andata quasi completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale, costituiva un ciclo suddiviso in cinque riquadri, culminanti con la scena di mancata decapitazione ancora oggi parzialmente esistente, in cui era espressa l'intera storia del Volto Santo secondo una versione diversa da quella lucchese e quasi del tutto affine a quella trasmessa dal cosiddetto Passionale di Lubecca. Per tali caratteristiche il ciclo di Rostock era una testimonianza fondamentale dello sviluppo devozionale ed iconografico del Volto Santo in contesti non direttamente legati all'ambito lucchese. I quattro riquadri inferiori del ciclo, organizzati in due registri sovrapposti, erano già del tutto scomparsi alla fine dell'Ottocento, in occasione dei restauri in stile della chiesa. Dalle testimonianze dell'epoca è noto il contenuto iconografico delle singole scene: nella prima l'ebreo di Sicilia, protagonista di questa versione della leggenda, ritrovava miracolosamente la croce in casa sua; nella seconda l'ebreo, accusato di apostasia, veniva legato alla croce e gettato in mare; nella terza, dopo l'arrivo della croce alle coste di Luni, era la grande processione verso la costa per accogliere il miracoloso simulacro; nella quarta era raffigurato il trasporto del Volto Santo a Lucca con un carro trainato da una coppia di buoi (Schlie 1898). La scena finale mostra, a sinistra, l'episodio del dono del calzare d'argento al povero menestrello e, a destra, la sua mancata esecuzione, per miracolosa intercessione del Volto Santo a causa dell'ingiusta condanna per il furto dello stesso calzare che non aveva commesso. In quest'ultimo episodio è chiara la contaminazione tra il miracolo del calzare e quello della mannaia, avvenuto a Pietralunga in Umbria nel 1334, e ben presto divenuto celebre anche nei territori d'Oltralpe.

Datazione (secolo): 
Datazione (parte di secolo): 
Collocazione: 
Rostock, San Nicola
Stato: 
Iscrizioni: 
nel cartiglio sotto l'immagine, a sinistra: “[...] vodingbe siner [...] guldenen scho van voi ghemaket"; nel cartiglio sotto l'immagine, al centro: "hir steit dat cruce in desser figuren in wallande unn dar is grot to sokent wet dar schen grote mirakel an den de it anropen"; nel cartiglio sotto l'immagine, a destra: "hir wolden se dem vedeler dat hoved afs laen unn seden he hadde den scho stale de barde leiten se em uc den hals als nek was so halp em dat cruce".
Autore / Ambito culturale: 
Pittore tedesco
Fonte: 
www.bildindex.de