Agiografia latina dell'Italia centrale, 950-1130

Author: 
Licciardello, Pierluigi
Bibliography: 
It belongs to: 
Hagiographies. Histoire internationale de la littérature hagiographique latine et vernaculaire en Occident des origines à 1550
Curator: 
Philippart, Guy
Publisher: 
Brepols
Place of publication: 
Turnhout
Year: 
2010
Pages: 
447-729
Abstract: 

La riforma della chiesa e la conseguente frattura tra potere sacerdotale e imperiale mettono in crisi i sistemi culturali altomedievali, realizzano il passaggio a una struttura clericale e gerarchica, favoriscono la maturazione religiosa dei laici in direzione di una libertas per il singolo, per le comunità cittadine e la chiesa stessa. L'A. ricostruisce il processo di elaborazione agiografica nell'Italia centrale (Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo), dal valore storiografico e giuridico, di memoria storica e affermazione. Un capitolo a sé è dedicato all'agiografia eremitica, che si affianca al cenobitismo benedettino; spicca la figura di Romualdo di Ravenna che influenza la produzione di Fonte Avellana ed è ricordato da Pier Damiani nella Vita beati Romualdi (BHL 7324, per la quale si segnalano i manoscritti non usati dall'editore: Livorno, Bibl. dei Cappuccini, Ar. 8. 7; Arezzo, Bibl. Città di Arezzo 309, 386 e 552; Firenze, Laurenziana, Conv. soppr. 267). Dello stesso si valutano anche la Vita Mauri, vescovo di Cesena (BHL 5771, con i manoscritti: Roma, Alessandrina, 91; Vallicelliana, H.8 I; Vat. lat. 6749 e 3797), le Vitae di Rodolfo (BHL 7282) e Domenico Loricato (BHL 2239), trasmesse unite tra le Epistolae (i cui testimoni più antichi sono Vat. lat. 3797 e Montecassino 358), la Vita Odilonis (BHL 6282, nei manoscritti: Bruxelles, BR, 7460; Chartres, BM, 479; Douai, BM, 838 e 864; Paris, BNF, lat. 5290, 5296 C e 5351; Vat. Reg. lat. 229 e 493), e vari altri testi di uso liturgico, ma di argomento agiografico. Per la stessa area geografica l'A. considera anche l'Iter Gallicum (BHL 6708; manoscritti: Vat. lat. 4920 e il descriptus Vat. Ottob. lat. 944) e la Vita di Pier Damiani (BHL 6706-6707, Roma, Alessandrina, 91) di Giovanni da Lodi, la Vita dello stesso Giovanni (BHL 4409, in Gubbio, Archivio di Stato, Fondo Armanni II.C.2) e il ruolo di Acereta nella conservazione di queste memorie (il manoscritto Vat. Ottob. 339, proveniente dal monastero di San Giovanni di Acereta, ne è la dimostrazione con il compendio della Vita Romualdi, la preghiera alla Vergine e l'Exametralis micrologia, BHL 6708b). Altre agiografie eremitiche hanno per oggetto la figura di Domenico da Sora (Vita, BHL 2241, Roma, Alessandrina, 91 e Vallicelliana H. 12; Miracula, BHL 2242, Napoli, BN, Branc. II.B.1 e Roma, Vallicelliana H. 18), Amico (Vita longior, BHL 388, e brevior BHL 389; Roma, Alessandrina, 96; Roma, Casanatense, 2114; Vallicelliana H. 13; Bruxelles, BR, 8931) e Franca (Vita o Passio, BHL 3091m, nel codex unicus Spoleto, Archivio Storico Diocesano, Leggendario di San Felice di Narco, II). Per la Toscana interna, con le sue potenti sedi vescovili, l'A. considera le città di Lucca, con le figure dei santi pellegrini come Davino armeno (BHL 2114, nel manoscritto Roma, Archivio Capitolare di San Giovanni in Laterano, A. 79) e altri (Riccardo e Edmondo, re degli Angli, rispettivamente BHL 7206t-7207 e 2392-2403, Silao vescovo, BHL 7721-7721b), con i vescovi Frediano (BHL 3173-3177k; l'A. aggiunge ai testimoni noti i manoscritti: Bruxelles, BR, 8947-48; Roma, Casanatense, 719, segnalato da J. Colgan, e il compendio Firenze, Laurenziana, Pl. 20.6 da A. Degl'Innocenti [cfr. MEL XXV 5829]), Teodoro (BHL 8087, il più antico manoscritto è Roma, Casanatense, 718), Regolo di Populonia (Passio longior BHL 7102, brevior BHL 7102a; Passio et translatio, BHL 7105b-c, inedite, in Vat. lat. 6453; Translatio BHL 7103-7103a, 7104 e 7105a), Anselmo (BHL 536-540; nelle note si riportano i manoscritti noti da BHL) e la leggenda del Volto Santo (BHL 4236; ai testimoni noti l'A. aggiunge Cesena, Malatestiana 3. 150); la città di Arezzo, con la Passio (BHL 2294; tra i codici più antichi Trento, Bibl. Capitolare 127; Firenze, Laurenziana, Amiat. 2; München, BSB, lat. 9536; Perugia, Bibl. Capitolare 40; Roma, Casanatense, 719) e la Translatio del vescovo Donato (BHL 2295-2296), l'Augmentatio passionis di Flora e Lucilla (BHL 5021c, nell'unicus Firenze, BNC, II.I.412), la Vita dei santi Florido e Amanzio di Città di Castello (BHL 3062, abbreviata nell'unico codice medievale Firenze, Laurenziana, Edili 136); l'agiografia fiorentina, successiva al Mille, è esemplificata dal rifacimento della Passio del martire Miniato (BHL 5967; il codice più antico è Roma, Casanatense, 719), opera di Drogone di San Miniato, dalla Vita dei vescovi Zanobi (BHL 9014; ai manoscritti dell'edizione l'A. aggiunge i leggendari Fiesole, Archivio Diocesano, XXII. 1 e Siena, Bibl. Comunale, K.I.13), Podio (BHL 6868, nel solo breviario tardo Firenze, Laurenziana, Edili 146) e altri (Crescenzio, BHL 1984-1985; Eugenio, BHL 2682-2683; Cresci, Enzo, Onione, BHL 1987-1988); per Fiesole si citano la Passio dei vescovi Alessandro (BHL 278, 277b-278a; in pochi manoscritti fiorentino-fiesolani), Romolo (restano un'omelia, BHL 7329, e varie versioni della Passio, BHL 7330-7334,) e Donato (si segnalano più versioni: BHL 2305-2307), per il monastero di S. Maria di Vallombrosa la Passio di Arialdo (BHL 673, nel codex unicus Roma, Alessandrina, 25b) e la Vita di Giovanni Gualberto (BHL 4397, nell'unico testimone Firenze, Archivio di Stato, Corporazioni religiose soppresse 260 n. 259) scritte da Andrea da Strumi; per Pistoia l'A. ricorda una visione (BHL 997) e una vita (BHL 996) di san Baronto e la passione del martire Rufino (BHL 7360, 7363), per Siena la Translatio di Ansano (BHL 517, legata alla rielaborata Passio BHL 516) e di Crescenzio (BHL 1986); per Chiusi la riscrittura della passione di santa Mustiola (BHL 4456c) e la leggenda del «santo anello» (non catalogata in BHL, testimoniata nell'unico manoscritto Perugia, Archivio di Stato, Giudiziario, Podestà, 1474); per il monastero di S. Salvatore al Monte Amiata la leggenda di fondazione (Vat. Barb. lat. 581). Per la Toscana marittima l'A. analizza la produzione agiografica delle città di Populonia, incentrata sulla figura di san Regolo (BHL 7102-7105), e di Massa Marittima, con la Vita del vescovo Cerbone/Cerbonio (BHL 1728-1729; i codici più antichi evidenziati sono Roma, Casanatense, 719 e Archivio di San Giovanni in Laterano, A. 81), di Montecristo con la Vita di Senzia di Blera (BHL 7851-7853 [recte 7581-3]) e Mamiliano (BHL 5204d), di Volterra con l'agiografia relativa a Giusto e Clemente (Vita et sermo, BHL 4609-4610, in Firenze, Laurenziana, Amiat. 2; altre versioni in BHL 4606, 4607-4608, Miracula in BHL 4611-4612) e Ottaviano (BHL 6257 e 6258, rispettivamente Laudatio e Vita, cui Degl'Innocenti ha aggiunto la già citata epitome Firenze, Laurenziana, Pl. 20. 6). Per la Tuscia laziale si segnalano le località di Sant'Andrea al Monte Soratte con la Vita di Nonnoso (BHL 6247, benché essa sia più classificabile come una biografia, contenuta nel Chronicon di Benedetto di Sant'Andrea del Soratte), di Bolsena con la passione della martire Cristina (BHL 1748-1759), di Bomarzo con la Vita di Anselmo (BHL 542), di Civita Castellana con Passio e Translatio di Abbondio, Abbondanzio, Marciano e Giovanni (BHL 16-17 e BHL 18; recentemente segnalata da Felini un'inedita versione in Vat. lat. 10121), di Nepi con la Passio di Tolomeo e Romano (BHL 6984-6987). Per Roma si evidenziano inoltre un'agiografia martiriale, ascrivibile a Benedictus (Passio di Digna e Merita/Emerita, BHL 2160, e Translatio, BHL 2161, in manoscritti romani; Passio, translatium et miraculum di Zotico, Ireneo, Giacinto, BHL 9027 t, v, z, in Vat. Chig. P.VII.15) e a Teodorico di Fleury (più versioni della Passio di Martino I, BHL 5596-5597a; la riscrittura di Trifone e Respicio, BHL 8340; Vita di Fermano, BHL 3001), e una riferibile al monastero dei SS. Bonifacio e Alessio sull'Aventino, con i testi e le Vitae su Alessio (si discute la complessa stratificazione testuale, BHL 286, 298, 288, 290, 290 a-f, 299-300, 287, 297d, 296, 294) e la vita di Adalberto di Praga (BHL 37, 37a, 37b e riscritture) di Giovanni Canapario; per la Curia romana l'A. segnala la produzione riguardante numerosi papi, tra i quali si segnala Leone IX per la complessità del corpus (BHL 4818; una versione molto antica sarebbe secondo Poncelet in Roma, Vallicelliana, XVI, BHL 4818g; una successiva è opera di Bruno di Segni, autore anche di una Vita di Pietro di Anagni, perduta, di cui rimane una rielaborazione in Vat. Chig. C.VIII.235, BHL 6699), il Miraculum Mansueti di Pietro diacono (BHL 5216), lettere di canonizzazione e altri testi attribuiti a cardinali o pontefici; si evidenziano translationes romane, come quella relativa a papa Ciriaco (BHL 2064), Adalberto, Abbondio e Abbondanzio (BHL 18), papa Clemente (Legenda Italica, BHL 1851ab, 1851ad, 2073) e Stefano (BHL 7882-7884). Per il Lazio centro-meridionale tra XI e XII secolo sono da ritenersi rilevanti il monastero di Santa Maria di Farfa, con la produzione relativa alle martiri Vittoria (in Roma, Alessandrina, 96, non presente in BHL) e Anatolia (Passio e Translatio, rispettivamente BHL 417 e 421), la Apparitio Michaelis Archangeli (BHL 5947b-c), e l'attività di scrittura agiografica propria del secolo XI (sui fondatori Lorenzo Siro e Tommaso di Morienna: il primo nel Chronicon, nel Liber floriger e nel Regestum di Gregorio da Catino, il secondo nell'anonima Constructio BHL 8250), Anagni (con la citata Vita di Pietro), Ferentino, Sora (con la passione di Restituta, BHL 7192-7196), Sezze (Vita di Lidano, BHL 4919-4921). Per l'Abruzzo l'A. segnala il monastero di San Clemente a Casauria, Marsica (Passio di Simplicio, Costanzo e Vittoriano, BHL 7789; Passio e Miracula di Cesidio, BHL 7361, 7370), Aveia e Furconia (Passio di Massimo, BHL 5829-5834, la cui versione più antica è in Torino, BN, F.III.16, e Inventio, BHL 5835-5836), Sulmona-Valva (Passio e Miracula di Pelino, BHL 6620-6621, entrambi in Vat. lat. 1197; Vita del vescovo Panfilo, in più versioni e testimoni, BHL 6418-6419), Atessa (Passio e Inventio di Stefano, Benedetto e compagni, BHL 7914-7915, nel Vat. lat. 7810 e copie). Per le Marche sono citate la passione di Emidio (BHL 2535-2537 in Roma, Vallicelliana, III e XXV) per Ascoli Piceno, di sant'Elpidio (BHL 2520f in Spoleto, Archivio Storico Diocesano, Leggendario di san Felice di Narco, II) per Sant'Elpidio a Mare, di Severino e Vittorino (BHL 7659-7664) per Sanseverino Marche, la Vita del vescovo Ansovino (BHL 555) e del martire Venanzio (in più versioni e testimoni, BHL 8523-8524) per Camerino, di Fermano (BHL 3000, 3001) per Montelupone, del vescovo Marcellino (BHL 5224-5225) per Ancona, di Gaudenzio (BHL 3273) per il monastero di Santa Maria di Portonovo, la Passio del vescovo Geronzio (BHL 3489b) per Cagli, la Vita dei vescovi Paterniano (più versioni, BHL 6472-6474) e Fortunato (Vita e Miracula, BHL 3084 e 3085 nell'unico testimone coevo Fano, Archivio Storico Diocesano, Leggendario Nonantolano, s.n.) per Fano. Per l'area della Romagna l'A. considera la produzione agiografica a Rimini, con le passioni del vescovo Gaudenzio (BHL 3276) e del prete Arduino (BHL 663) (entrambi aventi come testimone più antico il manoscritto Rimini, Bibl. Civica, D.II.44), la Passio e i Miracula di Giuliano e il Sermo su santa Colomba (rispettivamente BHL 4538-4539 e BHL 1896n, entrambi in Rimini, Cattedrale, s.n. «Passionario»), e a Sarsina, con la Vita di Vicinio (BHL 8557). Dell'Umbria si considerano il ciclo dei Dodici fratelli Siri (BHL 1620), cui si collegano leggende locali; per Perugia spiccano la Passio del vescovo Costanzo (BHL 1937-1939), la Passio e i Miracula del vescovo Ercolano (BHL 3822-3824), la Passio e Translatio dei martiri Gratiniano e Felino (BHL 3633-3634) e la Vita dell'abate Pietro (BHL 6765-6766, con la recente scoperta di una più antica versione in Perugia, Bibl. Comunale, I. 19 a opera di S. Zucchini [cfr. MEL XXV 6143]); per Città di Castello il materiale relativo al vescovo Florido (Bruxelles, BR, 8942), per Assisi la tradizione relativa ai vescovi Rufino (BHL 7360-7370) e Vittorino (BHL 8597), per Bettona la Passio di Cris(o)polito (BHL 1800), per Gubbio la riscrittura della passione dei martiri Mariano e Giacomo (BHL 132d = BHL 5526m-n); per Gualdo Tadino la vita del vescovo Facondino (BHL 2819, 2819b-h), per Nocera Umbra la Legenda di Pellegrino (BHL 6630b), per Todi il rifacimento della Passio (BHL 8000-8002) e la Translatio (BHL 8004) del vescovo Terenziano e la Passio di Illuminata (BHL 4267); per Orvieto la Passio del martire Severo (BHL 7685); per Spoleto, oltre alle memorie agiografiche tardo-antiche, si evidenziano la Vita di Lorenzo Siro (BHL 4748b in Wien, ÖNB, 357 e BHL 4748d in Spoleto, Archivio Storico Diocesano, Leggendario di s. Felice di Narco, I), la Passio, Translatio e Miracula del vescovo Giovanni (BHL 4437-4438, nel Leggendario di s. Felice di Narco, II); per il monastero di S. Eutizio in Valcastoriana l'agiografia di Eutizio (BHL 2780b-c), per Otricoli la passione di Medico (BHL 5877) e Fulgenzio (BHL 3207d); per Sangemini la Vita del patrono Gemini, per Amelia la Passio di Secondo (BHL 7558-7560b), una Translatio e una Vita di Imerio (rispettivamente BHL 3957 e 3956, 3958) e di Firmina (rispettivamente BHL 3001f e 3001b, 3001d); per il monastero di San Cassiano presso Narni la Vita di Orso (BHL 8455b nell'unico codice medievale Roma, Vallicelliana, VII). Una sezione del saggio è infine dedicata al linguaggio agiografico, in un'analisi delle passiones cosiddette epiche, dei miracula e delle più originali vitae di santi contemporanei, dei luoghi comuni ricorrenti (nobiltà dei natali, educazione, militia Christi), della continuità e dell'innovazione nella scrittura e nel linguaggio agiografici, della sensibilità degli agiografi per la storia e il realismo, del valore e delle motivazioni sottesi a prologhi e riscritture. (www.mirabileweb.it