Aree di strada e valichi transappeninici nel territorio di Lucca all’epoca di Matilde di Canossa

Author: 
Sabbatini, Ilaria
Bibliography: 
It belongs to: 
Actum Luce. Rivista di Studi lucchesi
Number: 
2, XLV
Year: 
2016
Pages: 
169-197
Abstract: 

In XI Century, the Christian pilgrimage became a mass phenomenon. As the commerce revived, the secular and religious institutions combined their efforts to improve the connections through the maintenance of the streets and the development of a system of rest areas.  In the field of the Gregorian program, Matilde di Canossa built and furnished churches, parishes and hospitals along the main Medieval routes. The main routes across the Apennines in the Val di Lima and in the high Val di Serchio during the period of the Canossian domination are organically analyzed in this study. The data collected suggest an hypothesis on the route, which, nevertheless, would be hazardous to define only as some minor expressions of the Via Francigena route. The travelers moving along these roads could be merchants or feudatories, soldiers or pilgrims. The latter, in particular, were attracted by the statue reliquary of the Holy Face of Jesus whom, according to the legend, had chosen Lucca as his own abode.A partire dal secolo XI la pratica del pellegrinaggio cristiano diventò un fenomeno di massa nell'Occidente. Con la rinascita dei commerci, le istituzioni civili e religiose congiunsero gli sforzi per facilitare le comunicazioni attraverso la manutenzione delle strade e lo sviluppo di un sistema di punti di sosta. Nell'ambito del programma gregoriano, Matilde di Canossa, costruì e dotò chiese, pievi e ospedali lungo le principali percorrenze medievali. Nel presente studio vengono analizzate organicamente le percorrenze transappenniniche della Val di Lima e dell'alta Val di Serchio nel periodo della dominazione canossana. L’insieme dei dati raccolti ci permette di ricostruire una ipotesi legata a una viabilità che però sarebbe forzato ridurre semplicemente a diverticoli della Via Francigena. I viaggiatori che percorrevano queste strade potevano essere mercanti o feudatari, militari o pellegrini. Questi ultimi erano attratti in particolare dalla statua reliquiario del Volto Santo che, secondo la leggenda, aveva scelto Lucca come propria la sede.

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